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martedì 3 luglio 2012

Usa, sempre più americani a favore di un presidente ateo


Negli Usa l'intolleranza verso i noncredenti è sempre stata molto forte, specie da parte degli integralisti e fondamentalisti cattolici e protestanti ancora numerosi in molti Stati. Per costoro gli atei sono visti come individui non affidabili e un candidato presidente privo di "forti credenze religiose" sarebbe improponibile. Meglio piuttosto un presidente mormone, gay o islamico. Nel Regno Unito,invece, la situazione è quasi contraria. Lì un candidato ateo è più favorito perché considerato più indipendente e preparato.

La situazione negli Usa, però, sta evolvendo rapidamente perché il processo di secolarizzazione, specie tra i giovani, favorisce la crescita di atei e agnostici. Se, quindi, nel 1958 solo il 15% di americani avrebbe votato un presidente dichiaratamente ateo, oggi un sondaggio Gallup ne ribalta la percentuale e arriviamo per la prima volta a superare il 50%, soprattutto per merito dei giovani tra i 18 e i 29 anni disposti al 70 % ad accettare un presidente non credente.

Ciò non deve far credere che negli Usa la religione sia in forte declino. Tutt'altro. Per renderci conto di quanto sia arretrata la situazione negli Usa sul fronte della religione, basta citare un altro recente sondaggio Gallup. Il 46% degli americani crede nel creazionismo, proprio quello biblico che vede dio, seduto al tornio del vasaio, ad impastare la statuetta di Adamo. Mentre il 32% crede nel disegno intelligente, che è una forma di creazionismo mascherato. Solo il 15% ritiene invece valida la teoria dell’evoluzione. Siamo ancora ad un livello quasi medioevale.

Le teorie creazioniste sono insegnate in almeno 13 stati dell’Unione. I creazionisti rinnegano del tutto l’evoluzionismo di Darwin e sono convinti che Dio abbia creato la Terra in sei giorni non metaforici e non più di 10 mila anni fa (anziché i circa 4,5 miliardi di anni calcolati dagli scienziati). Secondo le fantasiose teorie della corrente religiosa dei Young earth creationists (creazionisti della terra giovane), un gruppo di cristiani evangelici americani che interpreta la Bibbia letteralmente, dinosauri ed esseri umani hanno coesistito gli uni vicino agli altri, oltre a trovarsi assieme sull’arca di Noè (il mondo scientifico stima che i dinosauri si siano estinti circa 65 milioni di anni prima dello sviluppo degli esseri umani).

È chiaro quindi che la maggioranza degli americani, nonostante gli enormi progressi della scienza e il massiccio sviluppo tecnologico, è rimasta pedissequamente legata alla favoletta che considera l'uomo un essere creato da dio, a sua immagine e somiglianza, posto al centro dell'universo (dogma antropocentrico dei creazionisti) come tutte le religioni lo lusingano a credere, e non, più semplicemente, il mammifero più evoluto che con dio non ha niente da spartire. Per essi, come per milioni di altri cristiani, questa verità, anche se scientificamente provata, è troppo dura da ingoiare.


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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)